QUESTION TIME – Inaccessibilità ai pubblici uffici dell’Asl di via Cavezzale 6 a Torino
Premesso che:
- l’ufficio pubblico di protesica Asl To, il quale dapprima era situato presso gli uffici facilmente accessibili a tutti di Via Montanaro 60 – Torino, è ad oggi locato presso la sede di Via Cavezzale 6 – Torino.
Considerato che:
- come emerge anche da recenti notizie di cronaca, tale trasferimento di sede non ha giovato alle persone con disabilità munite di carrozzina elettrica che autonomamente si recano presso i pubblici uffici dell’Asl To di Via Cavezzale 6, alle quali la ripida e lunga scalinata all’ingresso impedisce l’accesso;
- il montacarichi all’ingresso ha una portata massima di 150 kg, non supportando così le carrozzine elettriche aventi un peso maggiore;
Rilevato che:
- il principio di uguaglianza e parità di trattamento nei confronti delle persone diversamente abili ‐ che sancisce, in termini generali, il godimento pieno ed eguale dei diritti vietando fattori illegittimi di discriminazione ‐ trova fondamento giuridico in fonti di livello:
- internazionale (la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006, intende promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità);
- europeo (la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, all’art. 26, prevede che: «L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità);
- nazionale (la legge e il Decreto del Presidente della Repubblica n. 503/1996, in materia di barriere architettoniche. Per barriere architettoniche si intendono: gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Il D.P.R. n. 503/1996 estende le disposizioni tecniche per l’accessibilità, contenute nella legge 13/89 e nel D.M. 236/ 1989 anche agli edifici e spazi pubblici);
- regionale (con l’approvazione della L.R. n. 5/2016, la Regione Piemonte è la prima in Italia ad applicare esplicitamente il principio di parità di trattamento e non discriminazione, come indicato dalla Costituzione e dai Trattati europei);
interroga l’Assessore per sapere come intenda procedere in merito questa Giunta per ovviare al problema di inaccessibilità ai pubblici uffici di cui in oggetto.